«La “Margherita 3D” in tre dimensioni, per esempio» spiega Scaglione «una pizza servita a forma di trifoglio, dove sono affiancati tre diversi accostamenti di pomodoro e mozzarella da gustare in crescita. Oppure la “Quater stracc”, evoluzione della classica quattro formaggi, divisa in quattro parti separate, ciascuna per proporre un formaggio locale differente, e completata a fine cottura da un tocco di miele d’acacia».